Speleo Club Ribaldone - Genova

25/02/2005: Lezione d'armo

Venerdì 25 Febbraio Lezione d'armo al Buranco de Strie

Partecipanti: Riccardo (G.S. Ribaldone), Gianluca, Juri, Ilaria, Stefania (G.S. Martel)

Prima lezione di armo per i corsisti del Gruppo Speleo Martel al Buranco de Strie. L’agitazione mista all’emozione e alla voglia di fare si sentono parecchio. Si preparano i sacchi e si va. La prima ad entrare è Ilaria che inizia ad armare l’albero sopra la piastrina di ingresso con una gassa d’amante perfetta. Scende al primo pozzo affrontando il primo frazionamento non propriamente semplice, anzi, diciamolo chiaramente, anche un po’ temuto. Supera brillantemente anche quel frazionamento e con l’assistenza di Gianluca arma altri due frazionamenti in modo spettacolare. Aspettando che gli altri facciano il loro ingresso in grotta. Li segue Stefania, mentre Riccardo e Juri passano per un passaggio alternativo senza l’ausilio di corde per trovarsi al terrazzino sottostante. Nel frattempo Gianluca richiede a Stefania e Ilaria di darsi il cambio pretendendo un numero da circo miseramente fallito e quindi abbandonato sul nascere.
Ci ritroviamo tutti sul terrazzino sottostante per armare tranne Gianluca costretto dalla lentezza di Stefania ad attendere sul frazionamento precedente per due o tre giorni…Va beh, non proprio, diciamo pero’ quella ventina di minuti sufficienti per decidere la giusta lunghezza del nodo coniglio…Una volta finalmente partorito l’ardua missione ci dirigiamo verso il pozzone. Juri arma sapientemente anche questo pezzo nonostante la febbre a 39 e un raffreddore che non gli lascia tregua. Una volta armato Riccardo decide che è il caso di andare a dare un’occhiata all’ingrsso dei rami nuovi. Scende quindi lui per poter portare la corda in posizione tale da consentire al gruppo il passaggio dalla finestra dalla parte opposta del pozzo. Raggiungiamo tutti la parte dei rami nuovi e due alla volta (lo spazio sul fondo così esiguo non permette che si scenda in numero maggiore) ci dirigiamo a guardare l’ingresso. Il pozzo è veramente stretto e bastardamente fangoso. Iniziamo a pensare alla risalita e soprattutto a come passare dalla parte opposta del pozzo senza essere costretti a fare pendolo. Le soluzioni sono due: passare dal traverso oppure lasciarsi andare dolcemente trattenendosi alla corda. Il primo a passare è Juri che spinto anche dalla voglia di mettersi al caldo visto le sue condizioni di salute in pochi attimi è dall’altra parte e inizia la risalita. Dopo di lui passa Riccardo che si arena sulla roccia per tenere la corda staccata che in un punto sfregava un po’ troppo e si immedesima in un geotritone alla perfezione addormentandosi anche forse…Ilaria passa per il traverso armato e in pochi istanti è sulla corda di risalita del pozzone. Gianluca in pochi istanti con abili mosse raggiunge gli altri. Stefania che ha deciso di disarmare decide di far passare la corda doppia negli armi preesistenti e di usarla per trattenersi per poter raggiungere la parete opposta. Ovviamente, non tutto poteva andare liscio e la corda decide di annodarsi in modo strano consentendole di arrivare a destinazione ma non volendone più sapere di ritornare in posizione originale. Alla fine Riccardo è costretto ad intervenire per poter recuperare la corda. Scoprendo che i ragazzi del Martel sono in grado di fare anche un mezzo barcaiolo bloccato a distanza di 4 metri solo sfruttando la forza del pensiero ^__^ (???)
Alle due siamo tutti fuori, il gelo ci entra dentro e corriamo alle macchine nel tentativo di avvisare casa e di metterci addosso qualcosa di caldo. Rinunciamo all’idea di andare a ballare al Bon Fim come da programma, vista l’ora. Prima prova d’armo direi molto soddisfacente per tutti, nonostante l’imbranataggine (ma si dice?!?!) di Stefania e la febbre di Juri. Attendiamo con ansia la prossima! [Per la cronaca: Stefania e Ilaria alla fine sono andate lo stesso al Bon Fim, ma sono arrivate che stava chiudendo ^__^ ]